Aderire a Telemaco offre un vantaggio economico immediato: la deducibilità fiscale dei contributi versati. Infatti, tutti i versamenti effettuati al Fondo (a eccezione del TFR), fino a un tetto massimo di € 5.164,57 all’anno, riducono il reddito imponibile ai fini IRPEF.
Cosa fare in caso di superamento della soglia
In tale circostanza, è sufficiente comunicare l’eccedenza al Fondo entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello dei versamenti (ad esempio: entro il 31/12/2025 è necessario comunicare i contributi non dedotti relativi al 2024).
Questo passaggio è fondamentale per consentire a Telemaco di individuare con precisione le somme già sottoposte a tassazione, evitando così di applicare nuovamente le imposte su di esse al momento dell’erogazione della prestazione pensionistica.
Come comunicare i contributi non dedotti a Telemaco
La comunicazione può essere effettuata online, tramite l’App ufficiale o accedendo all’Area Riservata.
Opzione 1: tramite l’App ufficiale
- Scaricare gratuitamente l’App del Fondo (disponibile per Android e iOS)
- Accedere con le proprie credenziali
- Aprire il menu e selezionare la voce “Contribuzioni”
- Selezionare la voce “Non dedotti” e cliccare su “Dichiara contributi non dedotti”
Opzione 2: tramite l’Area Riservata
- Accedere all’Area Riservata
- Cliccare sulla voce “Versamento Aggiuntivo”
- Inserire i dati richiesti nella sezione “Contributi versati e non dedotti per gli anni precedenti”
Qualora si maturi il diritto alla pensione prima del 31 dicembre, tale comunicazione deve essere effettuata obbligatoriamente prima dell’invio della richiesta di prestazione.