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Politiche sull’integrazione dei rischi di sostenibilità nei processi decisionali relativi agli investimenti

Il FONDO PENSIONE TELEMACO (in breve, “il Fondo”), in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019 relativo all’informativa in materia di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, rende note le informazioni circa la propria politica sull’integrazione dei rischi di sostenibilità nel processo decisionale relativo agli investimenti, con lo scopo di consentire agli investitori finali di adottare decisioni di investimento orientate al rispetto della sostenibilità.

Il Fondo, nella sua qualità di investitore istituzionale, riconosce l’importanza dei fattori di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (in breve: ESG) nel processo di realizzazione dei propri obiettivi statutari, ritenendo che la corretta considerazione degli stessi possa contribuire a migliorare l’offerta di investimento verso i propri iscritti e beneficiari.

Fermo questo, il Fondo conferma che l’obiettivo primario della politica di investimento resta la gestione delle risorse secondo combinazioni rischio-rendimento efficienti sulla base di un arco temporale coerente con quello delle prestazioni da erogare e con i bisogni previdenziali dei propri aderenti. Tali combinazioni devono consentire la massimizzazione delle risorse destinate alle prestazioni esponendo gli iscritti ad un livello di rischio ritenuto accettabile, in conformità alle disposizioni del D.M.E.F. n. 166/2014 e della Deliberazione Covip del 16 marzo 2012 sulla politica di Investimento. Pertanto, il Fondo considera le tematiche ESG nella gestione finanziaria e di valutazione dei rischi, ritenendole elemento collegato al dovere fiduciario verso gli aderenti e, più in generale, verso tutti i propri stakeholder, ma non pone le stesse quale obiettivo primario.

Come specificato all’interno della Nota Informativa, del Documento sulla Politica di Investimento, nonché della Comunicazione al pubblico ai sensi degli artt. 4 e 5 della Delibera Covip del 02/12/2020 (disponibili sul sito web), il Fondo gestisce le risorse patrimoniali dei propri comparti in maniera indiretta, per il tramite di mandati di gestione, regolati da appositi accordi contrattuali – le convenzioni di gestione – conferiti a primarie società di gestione individuate ad esito di una procedura selettiva ad evidenza pubblica, condotta secondo i criteri previsti dalla normativa di settore.  Per i propri tre comparti di investimento, il Fondo ha stabilito di perseguire una politica di investimento coerente con una classificazione ex art. 6 del Regolamento UE 2019/2088 (SFDR).

Pur essendo gli aspetti di sostenibilità integrati nell’attuazione del processo di investimento, principalmente attraverso le scelte di investimento effettuate dai gestori finanziari, il Fondo allo stato non ha ritenuto di promuovere una politica attiva di promozione delle caratteristiche ambientali e/o sociali o con l’obiettivo degli investimenti sostenibili per alcuno dei propri comparti, la cui finalità consiste nell’ottenere, dall’impiego delle risorse, combinazioni rischio-rendimento efficienti nell’arco temporale coerente con i bisogni previdenziali degli aderenti e con le prestazioni da erogare.

Il Fondo integra le tematiche ESG:

  • nel processo di selezione dei gestori finanziari, valorizzando i candidati che hanno integrato nel proprio processo di scelta degli emittenti i criteri ESG;
  • prevedendo espressamente per i gestori delle linee di investimento Prudente (Green) e Bilanciato Yellow, nell’ambito delle rispettive convenzioni di gestione, l’impegno a tenere in considerazione i criteri previsti nelle linee guida in tema di sostenibilità del Fondo;
  • applicando in maniera restrittiva sulla composizione del portafoglio dei titoli presenti nei propri comparti di investimento, anche attraverso l’adozione del principio di look through sulle quote di OICVM detenute, il divieto posto dalla L. 220/2021 di finanziare società, in qualsiasi forma giuridica costituite, aventi sede in Italia o all’estero che, direttamente o tramite società controllate o collegate, svolgano attività* collegate alla produzione, sviluppo, commercio di mine antipersona, delle munizioni e submunizioni cluster, di qualunque natura o composizione, o di parti di esse.

Pertanto, il Fondo, pur non promuovendo attivamente gli aspetti citati attraverso una propria specifica politica, ne favorisce l’integrazione nel processo di selezione degli investimenti nell’ambito delle modalità sopra descritte, considerandoli strumento per la creazione di valore per i propri aderenti nel lungo termine nel rispetto di una gestione ottimale del rischio.

Inoltre, il Fondo, come indicato nella Politica di Gestione dei Rischi, integra i rischi di sostenibilità all’interno del proprio sistema dei controlli. Tali rischi vengono verificati e gestiti con riferimento:

  • al Fondo stesso inteso quale organizzazione per considerare gli effetti che i fattori ambientali, sociali e di governo societario (ESG) possono determinare sui processi, l’organizzazione e la struttura con particolare riferimento ai rischi a cui lo stesso è esposto. Il Fondo, attraverso la Funzione fondamentale di gestione dei rischi, effettua una valutazione del livello di esposizione ai suddetti rischi, affinché il Consiglio di Amministrazione possa valutare l’implementazione di azioni di mitigazione;
  • al processo di investimento relativamente agli effetti che la non rispondenza alle buone pratiche in tema di sostenibilità da parte delle società emittenti strumenti finanziari può determinare sui valori dei titoli in cui è investito il portafoglio, nonché in senso lato sulla reputazione del Fondo.

Il Fondo, infine, tiene conto dei rischi di sostenibilità nella definizione della politica di remunerazione che, coerentemente con quanto disciplinato dal comma 4 dell’art. 5-octies del D. Lgs. n. 252/2005 e con quanto ulteriormente specificato dalla Deliberazione Covip del 29 luglio 2020, fa parte del Documento sul sistema di governo del Fondo.

Aggiornato al 27 giugno 2024.

*Si tratta nello specifico di attività di costruzione, produzione, sviluppo, assemblaggio, riparazione, conservazione, impiego, utilizzo, immagazzinaggio, stoccaggio, detenzione, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione, trasferimento o trasporto, ricerca tecnologica, fabbricazione, vendita e cessione, a qualsiasi titolo, esportazione, importazione e detenzione di mine antipersona, delle munizioni e submunizioni cluster, di qualunque natura o composizione, o di parti di esse.

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