Ho estinto il mutuo: è il momento di aumentare i versamenti al fondo pensione?
Ho estinto il mutuo aumentare i versamenti al fondo pensione

Ho estinto il mutuo: è il momento di aumentare i versamenti al fondo pensione?

L’estinzione del mutuo rappresenta un momento molto significativo dal punto di vista finanziario. Dopo anni di sacrifici e impegni per pagare regolarmente una rata mensile, quella quota che prima ogni mese usciva dal proprio bilancio personale o familiare assume un nuovo valore.

In questo articolo vedremo innanzitutto cosa accade dal punto di vista finanziario quando si estingue un debito a lungo termine, qual è il mutuo, e quali possono essere i vantaggi in termini di disciplina nel risparmio.

Analizzeremo poi l’importanza del fondo pensione e del risparmio con finalità previdenziali, spiegando perché decidere di destinare a questo scopo il denaro fino a quel momento rivolto al mutuo, in tutto o in parte, rappresenta una scelta strategica.

Parleremo quindi dei versamenti volontari – che possono essere attivati in aggiunta al TFR, al contributo mensile del lavoratore e quello a carico del datore di lavoro – come possibilità ulteriore per far crescere il montante accumulato.

Infine, vedremo in che modo la destinazione del capitale liberato dal mutuo al fondo pensione porti interessanti e immediati benefici fiscali.

Cosa comporta l’estinzione del mutuo dal punto di vista finanziario

La sensazione principale al momento dell’estinzione del mutuo è quella di liberazione: non dover più sostenere quella spesa mensile “libera” liquidità, cioè rende quel denaro disponibile per altre necessità o progetti. Questo si traduce in maggiore flessibilità economica e in una nuova capacità di scelta su come usare le proprie risorse.

A questo punto la domanda che sorge spontanea è: cosa fare con questi soldi che prima venivano destinati al mutuo? La risposta non è immediata, ma una possibile soluzione è destinare quella somma a un fondo pensione sotto forma di versamenti volontari.

Perché conviene destinare quella somma al fondo pensione?

Il fondo pensione è una forma di previdenza complementare che consente di accumulare risorse economiche aggiuntive rispetto alla pensione pubblica che, sebbene rimanga fondamentale, in futuro potrebbe non garantire un sostegno adeguato al mantenimento del proprio tenore di vita al momento del pensionamento.

Versare al fondo pensione la quota mensile destinata fino a quel momento al mutuo non solo permette di mantenere viva l’abitudine al risparmio (dover destinare ogni mese, per anni e anni, una cifra al mutuo richiede indubbiamente una certa “disciplina”), ma anche di rendere più solido il proprio progetto previdenziale complementare. In questo modo, anziché spendere o lasciare inattivo quel denaro, si trasforma una vecchia consuetudine in un investimento utile a incrementare il capitale destinato alla pensione

Versando regolarmente questa somma sotto forma di contributo volontario aggiuntivo al TFR, ed eventualmente al contributo mensile del lavoratore (che dà diritto a ricevere quello del datore di lavoro), si alimenta un capitale che cresce nel tempo grazie ai rendimenti degli investimenti, creando un montante che sarà disponibile per integrare la pensione pubblica. Il tutto in modo graduale e personalizzato, sfruttando una capacità di risparmio già esistente.

Il vantaggio fiscale sui versamenti

Oltre alla possibilità di rendere più robusto il proprio progetto previdenziale, un altro elemento che rende particolarmente conveniente aumentare i versamenti al fondo pensione è la deduzione fiscale. Dedurre significa sottrarre i contributi versati al fondo pensione dal proprio reddito imponibile, cioè dalla base su cui si calcola l’IRPEF. Ciò comporta una riduzione immediata delle tasse da pagare.

La normativa vigente consente di dedurre fino a un massimo di €5.164,57 all’anno di versamenti al fondo pensione. Questo limite rappresenta un tetto che, se pienamente sfruttato, permette un risparmio fiscale concreto e tangibile sulla dichiarazione dei redditi

Destinare la quota mensile liberata dal mutuo a versamenti volontari al fondo pensione consente di avvicinarsi a questo plafond massimo o di raggiungerlo, ottimizzando così l’efficacia fiscale del risparmio previdenziale.

Non solo: anche i conferimenti che superano tale soglia possono essere dedotti, a patto che l’aderente ne dia comunicazione al fondo nei tempi e nelle modalità previsti.

In pratica, versando una somma nel fondo pensione, si ottiene un duplice vantaggio:

  1. da un lato, si accumula capitale per la pensione futura;
  2. dall’altro, si riduce l’imponibile IRPEF, ottenendo un risparmio immediato sulle tasse.

Questa combinazione rende il fondo pensione uno strumento non solo utile per il futuro, ma anche efficiente nel presente da un punto di vista fiscale.

Conclusione

L’estinzione del mutuo rappresenta un’occasione ideale per ripensare la gestione del proprio risparmio, in quanto tale occasione può trasformarsi in un’opportunità concreta per dare più solidità al proprio progetto previdenziale.

Destinare questa somma a un fondo pensione come Telemaco, attraverso i versamenti volontari, permette di aumentare il montante accumulato e di beneficiare del vantaggio fiscale derivante dalla deduzione dei contributi.

Questa combinazione di maggiore accantonamento e risparmio fiscale rende la strategia particolarmente vantaggiosa.

In sintesi, dopo aver estinto il mutuo, aumentare i versamenti al fondo pensione è una scelta strategica per continuare a costruire il proprio benessere finanziario in modo stabile e sostenibile, mantenendo vive le buone abitudini di risparmio e sfruttando appieno i benefici fiscali disponibili.

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota informativa.

Precedente Gare per la selezione di un Gestore di Fondi di Investimento Alternativi (GEFIA) a cui affidare la gestione di un mandato in Private Debt e per la selezione di Fondi di Investimento Alternativi (FIA) chiusi di Private Equity Secondario

Fondo Pensione Telemaco
C.F. 97157160587.
Iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 103. Il Fondo è soggetto vigilanza COVIP.

Sede legale Via Luigi Bellotti Bon, 14 – 00197 Roma (RM).

Seguici su

CALL CENTER

0422 174.59.64
(Lun-Ven 9.30-12.30 e 14.30-17.00)

RECLAMI

Whistleblowing

E-MAIL

POSTA

Via Luigi Bellotti Bon, 14 00197 – Roma

Scarica l’App ufficiale del Fondo

© Copyright 2022. Fondo Pensione Telemaco. All Rights Reserved