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Anticipo fondo pensione per esigenze non documentate: come fare richiesta

Anticipo fondo pensione per esigenze non documentate come fare richiesta

Anticipo fondo pensione per esigenze non documentate: come fare richiesta

Oltre alle anticipazioni riconosciute per spese mediche e per acquisto/ristrutturazione della prima casa, è possibile chiedere al fondo pensione anche degli anticipi per spese diverse dalle precedenti e non documentate

Si tratta di una delle prestazioni che è possibile ottenere prima di raggiungere i requisiti anagrafici e contributivi per accedere alla pensione pubblica e, di conseguenza, anche a quella integrativa.

In questo articolo vedremo quali sono le caratteristiche dell’anticipo, la percentuale massima che può essere erogata dal fondo e quali sono i requisiti necessari per farne richiesta.

Vedremo, poi, come chiedere l’anticipazione per spese non documentate a Fondo Telemaco e la tempistica utile a ricevere la cifra richiesta. 

Analizzeremo, inoltre, la tassazione applicata a questa tipologia di prestazione.

Infine, scopriremo in che modo è possibile reintegrare l’importo richiesto in modo da ricostruire il montante utile a ottenere la pensione integrativa desiderata.

Come funziona l’anticipo del fondo pensione per esigenze non documentate

L’anticipo per spese non documentate rientra tra le prestazioni che è possibile richiedere al fondo pensione prima di raggiungere l’età pensionabile.

Vediamo quali sono le caratteristiche di questa tipologia di anticipazione:

  • l’aderente può richiedere un’anticipazione sulla posizione individuale maturata soltanto se sono trascorsi almeno otto anni dall’iscrizione al fondo pensione;
  • l’importo richiedibile non deve superare il 30% del montante maturato;
  • l’anticipazione può essere richiesta anche più volte ma comunque complessivamente non deve superare il 30% del montante.

Trattandosi di una prestazione priva di esigenze documentali, occorre rispettare esclusivamente questi due vincoli: tempo e importo.

È importante sapere che questa particolare prestazione rappresenta un vantaggio per chi decide di conferire il proprio TFR al fondo pensione. Infatti, sebbene per taluni specifici casi sia possibile chiedere anticipazioni anche sul TFR tenuto in azienda, l’anticipo per spese non documentate generalmente non è ammesso.

Ecco dunque un’altra opportunità che va valutata attentamente al momento della scelta della destinazione del Trattamento di fine rapporto.

Sulle anticipazioni, leggi anche i nostri approfondimenti:

Come richiedere l’anticipo del fondo pensione per esigenze non documentate a Fondo Telemaco 

Come tutte le altre, anche la richiesta di anticipazione per ulteriori esigenze può essere presentata esclusivamente online, tramite il sito web www.fondotelemaco.it, nell’Area riservata alla sezione “Anticipi”, accedendo con le apposite credenziali rilasciate.

Alla richiesta dovrà essere allegata copia del documento di identità e documentazione attestante la titolarità del conto corrente rilasciata dalla Banca o dalle Poste. In caso di conto estero, occorre specificare anche il codice BIC/SWIFT, la denominazione e l’indirizzo/nazione della banca estera di accredito.

Insomma, è richiesta una documentazione minima.

Solo in caso di presenza di un contratto di cessione del quinto, sarà necessario inviare anche:

  • la certificazione attestante la cessione del quinto sulla posizione maturata;
  • la lettera di autorizzazione/estinzione rilasciata dalla finanziaria su carta intestata, debitamente timbrata e firmata dalla stessa, che deve contenere i dati dell’aderente, il numero di contratto di finanziamento a cui fa riferimento e, in caso di autorizzazione, l’indicazione dell’importo massimo autorizzato.

Per approfondire e conoscere nel dettaglio la procedura, vai al nostro Documento sulle anticipazioni.

Una volta inoltrata la domanda, con tutti gli allegati in ordine, il Fondo provvede alla liquidazione della richiesta di anticipazione indicativamente entro i tre mesi successivi e comunque non oltre il termine massimo di sei mesi dalla ricezione della richiesta

Nel caso in cui la documentazione risulti incompleta o insufficiente, il Fondo richiede gli elementi integrativi. In questo caso, il termine viene sospeso fino alla data del completamento o della regolarizzazione della pratica. 

Se entro sei mesi non si consegna al Fondo la documentazione integrativa richiesta, il Fondo provvede all’annullamento della domanda di anticipazione.

Come viene tassato l’anticipo per spese non documentate

Le somme corrisposte a titolo di anticipazione per spese non documentate scontano un’imposta più elevata rispetto a quella applicata alla pensione integrativa, con un’aliquota pari al 23%

Infatti, se il medesimo importo viene lasciato sul fondo in attesa che maturino i requisiti per la pensione, la tassazione sarà più favorevole, con un’aliquota pari al 15% che si riduce dello 0,30% l’anno per tutti gli anni di permanenza nel fondo successivi al quindicesimo, fino a un’aliquota minima del 9%.

Per determinare l’importo da sottoporre a tassazione, occorre sapere che parte dell’anticipazione è esente dalla tassazione. 

Nello specifico, parliamo di:

  • importi che derivano non da TFR e contribuzione, ma dai rendimenti del fondo pensione, già tassati in via definitiva in fase di gestione;
  • contributi non dedotti in dichiarazione dei redditi, perché eccedenti il limite massimo fissato a 5.164,57 euro annui.

Leggi anche il nostro approfondimento Quanto viene tassato l’anticipo del fondo pensione?

Reintegrare l’anticipazione per spese non documentate

Ogni anticipo richiesto al fondo pensione, dunque, rappresenta un’erosione della posizione individuale e, di conseguenza, della pensione integrativa futura. Questa informazione deve essere sempre ben chiara a chi decide di intaccare il montante accumulato attraverso una anticipazione.

Tuttavia, per il lavoratore è sempre possibile reintegrare gli importi ottenuti a titolo di anticipo.

La reintegrazione può avvenire attraverso uno o più contributi che si aggiungono a quelli tipici, cioè TFR, contributi individuali determinati sulla retribuzione e contributi del datore di lavoro (ove previsti).

Con questa particolare forma di contribuzione è possibile, quindi, ripristinare l’importo del montante accumulato su cui, al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento, verrà determinato l’importo dell’assegno pensionistico integrativo.

Ricordiamo, inoltre, che anche questa forma di contribuzione concorre all’ottenimento del beneficio fiscale della deduzione annua entro il limite massimo di 5.164,57 euro.

Per reintegrare l’anticipo a Fondo Telemaco bisogna compilare il modulo di Richiesta per il reintegro dell’anticipazione, contenuto nella pagina del sito web in cui si trova la modulistica per i lavoratori

Chiudiamo ricordando che, per ogni richiesta di prestazione, dunque anche di anticipazione, l’aderente dovrebbe valutare bene tutte le opportunità di finanziamento alternative e i relativi costi/benefici, in modo da gestire risparmio e indebitamento nella maniera più efficiente possibile per le proprie finanze.

Leggi anche il nostro approfondimento Come reintegrare una anticipazione nel fondo pensione

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